martedì 16 febbraio 2010

Lo stress da lavoro causa ansia e depressione. Occorre intervenire.

Tra i temi trattati nella giornata odierna in occasione della XI Giornata Nazionale di informazione sulla promozione della salute nei luoghi di lavoro, a Roma, si parlerà della percezione da parte dei lavoratori di un rischio avvertito in termini psicologici, per la propria salute.
Gli ambienti di lavoro non sono luoghi ideali per conservare un buon equilibrio psicologico, le minacce percepite sono quelle di depressione, ansia e disturbo dell’adattamento cronico, conseguenze di stress legati al lavoro.

Le persone che maggiormente sembrano subire fenomeni di prepotenza e discriminazione sono quelle tra i 35 e i 44 anni, e all’interno di questa fascia prevalgono ancora le donne sugli uomini. Il problema non è trascurabile, anzi, le dimensioni che ha assunto preoccupano molto l’attenzione pubblica, soprattutto considerando che il lavoro è alla base della nostra società e ordinamento giuridico. Come intervenire per arginare e risolvere il problema? Alcune proposte verranno avanzate da Sergio Iavicoli, Direttore del Dipartimento di Medicina del Lavoro, proposte attuabili attraverso la promozione e il sostegno della consapevolezza del lavoratore inteso come persona, dal maggior coinvolgimento tra dipendenti e datori di lavoro in progetti volti ad aumentare il benessere lavorativo e l’ottimizzazione organizzativa ed economica delle prestazioni aziendali, oltre alla promozione di stili di vita sani e positivi.
Sempre nel corso della giornata verrà presentata la campagna eruropea dal titolo “lavorare in sintonia con la vita”.

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