giovedì 1 dicembre 2011

Quando la ricerca calpesta l'etica

Il nostro blog ha dato, e continuerà a dare, ampio spazio alla comunità scientifica e alle ricerche svolte in campo medico per mostrare i progressi raggiunti, spesso ottenuti a grande fatica e con carenza di fondi, per debellare malattie e patologie con cui l’umanità intera convive, riponendo le uniche speranze proprio verso la ricerca medica.


Oggi ci concediamo anche noi una parentesi polemica.

Siamo in Italia: i finanziamenti alla ricerca vengono costantemente ridotti fino a toccare livelli incapaci di garantire il progresso scientifico e la maggior parte dei ricercatori “campa” con contratti precari e stipendi da fame fino a rassegnarsi al fatidico “esodo” di cervelli verso paesi che offrono prospettive e stabilità professionali migliori.

Siamo in Europa e la ricerca avanza su tutti i fronti, anche quelli più discutibili. E si perchè il caso del giorno è proprio questo... la creazione, in un laboratorio olandese, di un supervirus in grado di sterminare la popolazione (nazionale, mondiale, fate voi) con un’altissima capacità di contagio.

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