martedì 15 aprile 2008

CLONAZIONE:VARCATE NUOVE FRONTIERE

E’ di questi giorni una notizia che fa riflettere molto il mondo scientifico e non solo, perchè la tecnica che aveva permesso la clonazione della pecora dolly, messa a punto dal Roslin Insitute di Edimburgo, è stata perfezionata, modificandola radicalmente e ponendo la questione clonazione di nuovo di fronte all’opinione pubblica, con presupposti scientifici e morali nuovi e pericolosamente audaci.
La nuova tecnica prevede che una cellula della pelle di un esemplare adulto venga inserita in un embrione creato in provetta durante i primi stadi di sviluppo,in pratica le staminali embionali vengono ottenute da cellule della pelle fatte regredire fino allo stadio di cellule pluripotenti, la metodologia è decisamente più semplice rispetto agli elaborati esperimenti che avevano fatto nascere dolly, e questa semplicità di realizzazione è sicuramente un fattore da tenere in considerazione che può spingere scienziati o paesi con pochi scrupoli ad approfondire autonomamente queste ricerche, estendendosi facilmente anche sull’uomo.
Per ora i risultati effettuati su topi hanno sono stati considerati incoraggianti, la percentuale di “clonazione” andata a “buon fine” è molto alta e gli effetti collaterali sembrano essere irrilevanti. Paradossalmente, la metodologia adottata pare possa essere facilmente accettata anche dal mondo cattolico e dai governi generalmente più restrittivi nel campo della speriementazione scientifica, creando un nuovo punto di vista che sicuramente aprirà dibattiti e speculazioni atte a difendere o a condannare quella che resta una delle frontiere scientifiche più inviolabili: la duplicazione umana.

Followers