lunedì 21 aprile 2008

LA NUOVA RISONANZA MAGNETICA PER OBESI E CLAUSTROFOBICI

E’ prodotta dalla Siemens la prima risonanza magnetica studiata per dare un maggiore confort ai pazienti, soprattutto per le persone che soffrono di claustrofobia e gli obesi. Rispetto ai tomografi tradizionali, il tunnel è più ampio di circa 30 centimetri, la forma è più compatta e soprattutto la lunghezza è decisamente inferiore, si parla di 125 centimetri contro i 2 metri tradizionali. Data questa dimensione contenuta, nella maggior parte dei casi sarà possibile tenere la testa al di fuori del tunnel, con il vantaggio evidente di un approccio più sereno meno turbato da pressioni psicologiche.
Questo tipo di struttura è ampiamente utilizzato negli Stati Uniti, dove l’incidenza degli obesi sul totale della popolazione è molto elevata, e per quanto il problema obesità sia più contenuto in Italia, sfiorando circa il 10% della popolazione, l’esigenza di poter rendere fruibile un servizio di diagnostica sanitaria tecnologicamente avanzato a tutta la popolazione è sicuramente un obiettivo sanitario che deve essere perseguito. Attualmente il tomografo è disponibile presso la Casa di Cura Igea di Milano, ma è facile pensare ad una prossima diffusione capillare sul territorio nazionale per venire incontro alle esigenze della popolazione. Per una persona obesa, il limite fisico di dover entrare in un tunnel troppo stretto per contenerne il corpo è un ostacolo invalicabile, ma anche il fattore psicologico che condiziona i claustrofobici non può essere sottovalutato, infatti i tempi di permanenza per l’effetuazione di un esame sono lunghi, e la costrizione di una postura immobile dovrebbe essere accompagnata ad uno stato di calma assoluta, soprattutto per quanto riguarda il movimento prodotto dalla respirazione che rischia di inficiare i risultati. Sicuramente, per un claustrofobico, il dover effettuare una risonanza magnetica è motivo di panico e di rifiuto psicologico che spesso si traduce nella concreta impossibilità di riuscire ad effettuare l’esame, esame che, ovviamente, viene prescritto quando si ritiene sia indispensabile per una corretta diagnosi.
Insomma, un circolo vizioso che condiziona la vita di molte persone, rendendo anche difficile la gestione degli strumenti e dei tempi da parte del personale sanitario che se ne occupa.
Ovviamente, oltre alla forma e alle dimensioni del tomografo, la macchina è tecnologicamente avanzata e permette l’effettuazione di esami precisi, oltre alla possibilità di digitalizzare immediatamente l’immagine permettendo l’immediata condivisione dei referti.

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