lunedì 28 aprile 2008

"nella scuola si sono verificati casi di pediculosi, si prega di controllare con attenzione la testa dei vostri bambini..."

Basta sentire il termine "pediculosi" che molte persone iniziano a grattarsi per l'associazione di idee che questo comporta. Suvvia, ammettiamolo, tutti li abbiamo avuti almeno una volta nella vita, e non è una colpa ma una condizione frutto della società in cui viviamo. Avere i pidocchi non è sintomo di trascuratezza o di carenza di igiene, ma "sono cose che capitano", non resta che prendere provvedimenti e intervenire per eliminare la presenza dei parassiti in modo definitivo. Definitivo, fino ad un certo punto, in quanto non esistono prodotti "preventivi" anche se a volte vi vengono venduti con queste promesse. I pidocchi si trasmettono per passaggio diretto o indiretto, il trasferimento può avvenire attraverso gli abiti o direttamente da capello a capello, certo quando in una famiglia si riscontra un caso di pediclosi, occorre intervenire immediatamente per evitare che si estenda ad altre persone.

I rimedi della nonna, e chi non se li ricorda, energiche lavate di capo con l'aceto e poi ore a fare scorrere il pettine sottilissimo tra i capelli, solitamente questo rito veniva accompagnato dal drammatico taglio di capelli. Poi sono arrivati i prodotti specifici. E ora i prododtti specifici sono diventati quasi inutili, sempre più spesso capita che i trattamenti risultino inefficaci, forse l'uso eccessivo di determinate sostanze chimiche ha prodotto una sorta di assuefazione, forse la genetica stessa dei pidocchi ha elaborato generazioni di superpidocchi particolarmente resistenti.

Dunque che fare quando occorre intervenire?
Probabilmente la soluzione migliore è data dall'interazione di comportamenti tutti volti ad arginare e a limitare il proliferare di questi minuscoli mostriciattoli. Intanto, bisogna dire che un pidocchio femmine vive all'incirca 3 settimane, periodo durante il quale depone 300 uova, chiamante lendini. Le lendini, piccole e gelatinose, si attaccano ai capelli e rimuoverle diventa difficile quanto necessario. La sensazione di prurito è causata dal pidocchio che si attacca alla cuta e succhia il sangue. Un buon trattamento va ripetuto per alcuni giorni in modo da sterminare anche i pidocchi nati dalle lendini sopravvissute ad un primo intervento "manuale" attuato con il vecchio pettine sottile. I prodotti in commercio sono tanti, può capitare che alcuni si rivelino inefficaci, non resta che provarne altri, tra le varie soluzioni forse la migliore è la mousse perchè s i applica in modo uniforme sui capelli, viene mantenuta per un tempo tale da assicurare un risultato e contiene una quantità di principio attivo che resta stabile. Lo shampoo, invece, viene diluito con l'acqua e perde la potenza dell'azione concentrata, anche le polveri non sono generalmente apprezzate perchè difficilmente si stendono uniformemente, mentre un'altra valida soluzione è la crema, simile alla mousse. Esistono poi degli spray che dovrebbero avere un'azione repellente.
Oltre al trattamento personale, occorre intervenire anche su pettini, spazzole, abiti, lenzuola e biancheria, in modo da lavare e disinfettare tutto quanto possa contenere pidocchi o uova, se non si possono lavare (meglio a secco) i peluches, veicoli di trasmissione al pari degli abiti, può essere una buona soluzione isolarli mettendoli, meglio se all'aperto, per almeno 48 ore. Il pidocchio infatti non sopravvive lontano dal cuoio cappelluto.

L'unico comportamento preventivo può essere quello di attuare comportamenti sicuri, soprattuto per quanto riguarda la gestione dei bambini. Poter appendere i giubbotti o gli accappatoio (o altri abiti) in modo da evitare il contatto con i vestiti altrui è un modo per limitare il contagio, ma a parte questi accorgimenti, i pidocchi sono una realtà periodica che si ripresenta in concomitanza con alcune stagioni, e le farmacie vengono svaligiate nel giro di pochi giorni da ogni rimedio di scorta, perchè il fattore contagio è altissimo.


Aggiorno questo post inserendo utili consigli per chi cerchi una soluzione alla pediculosi tramite rimedi naturali:

Si sono rivelati utili l'olio essenziale di rosmarino e di lavanda.

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