lunedì 7 aprile 2008

L'iperidrosi

L’iperidrosi è la sudorazione eccessiva localizzata nell’area ascellare e delle mani, fenomeno di cui soffre circa l’1% della popolazione. In alcuni soggetti si sviluppa in seguito a determinate condizioni, può essere uno strascico della menopausa, o un effetto dettato dall’obesità, o ancora conseguenza di ipertiroidismo o terapie ormonali, ma vi sono anche soggetti in cui la sudorazione è eccessiva e fastidiosa fin dall’età giovanile. E non sempre convivere con questo disagio è facile, certo non piacevole.

La sudorazione alle mani viene spesso sottovalutata, ma esattamente come quella ascellare, causa disagi e difficoltà psicologiche a chi ne soffre, condizionandone la vita quotidiana.

Solitamente i primi accorgimenti che si adottano sono l’uso di prodotti antitraspiranti, che si rivelano però pagliativi di scarso aiuto. Altri trattamenti possono essere la ionoforesi e l’infiltrazione della tossina botulinica, ma quest’ultimo è particolarmente doloroso e non risolutivo.

Si può intervenire anche chirurgicamente per risolvere il problema, con un tipo di intervento che ha una percentuale di successo del 95%, la simpaticotomia toracica endoscopica. L’intervento viene effettuato in anestesia totale perchè occorre collassare temporaneamente il polmone per poter procedere, ma i tempi di degenza sono ridotti al minimo e il dolore causa dell’operazione è considerato tollerabile, non vi sono neanche particolari terapie post-operatorie da seguire e le cicatrici risulteranno minime, quasi invisibili.

Vengono praticati due piccoli fori nell’area ascellare e attraverso questi si accede ai gangli simpatici del torace, effettuando la sezione della catena simpatica in punti diversi a seconda del problema da risolvere (sudore solo ascellare o solo palmare o palmo-ascellare). L’operazione viene effettuata limitando l’aspetto invasivo grazie all’introduzione di un’ottica collegata ad una telecamera che permette di visualizzare con chiarezza tutti i dettagli anatomici.

Personalizzando il tipo di intervento, vengono ridotte fortemente le possibilità di causare effetti collaterali, quali l’eventualità di una sudorazione compensatoria diffusa su altre zone del corpo, come schiena, cosce addome, solitamente di entità non particolarmente fastidiosa e considerata accettabile, e la sindrome di Horner, cioè l’abbassamento della palpebra.


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